Thor è un cucciolo di pastore maremmano di 3 mesi; di una cucciolata di 9 cani, 3 sono affetti da linfedema primario: 2 femmine in grado lieve e con localizzazione unilaterale (ad una zampa posteriore), Thor in forma più severa in quanto il LE è bilaterale ed interessa entrambe le zampe posteriori, con evidente e tipica asimmetria.
Solitamente, un allevatore che scopre di avere un cucciolo con questo tipo di patologia, sceglie di sopprimerlo, in quanto non sarà commercialmente appetibile e rappresenterà soltanto un animale in più da accudire e per il quale occorrerà sostenere spese senza avere un rientro economico.
Di conseguenza, sarà ben raro che un “paziente” di questo tipo si presenti ad un terapista per sottoporsi a sedute di Terapia di Decongestione Combinata (TDC) anche se i risultati sarebbero presumibilmente buoni, poiché si tratta pur sempre di una patologia cronica, che richiederebbe cioè una terapia a vita.
In data 23.11.2015, in occasione di un corso di LDM secondo Vodder e TDC che tengo a Verona, ricevo la richiesta da parte di un’allieva, la dottoressa Elena Frighetto, fisioterapista di Padova (amica della veterinaria dell’animale) di valutare questo cucciolo e di effettuare una seduta dimostrativa di Terapia di Decongestione Complessa di fronte a tutta la classe. Non è la prima volta che tratto un cane con Linfodrenaggio Manuale secondo Vodder, ma mai per un linfedema, quindi la proposta mi incuriosisce ed accetto volentieri. La dott.ssa Frighetto si occuperà poi del cagnolino, effettuando personalmente i successivi trattamenti di TDC.
Mi consulto con il dott. Costantino Eretta, uno dei massimi esperti italiani nell’ambito della linfologia nonché collaboratore della dr. Vodder Akademy in qualità di docente per la sessione teorica dei corsi di LDM secondo Vodder e TDC di livello avanzato. Costantino mi risponde prontamente: ha approfondito la conoscenza del modello animale prima di eseguire gli interventi su pazienti affetti da linfedema e mi dice che, secondo quanto appreso a livello sperimentale, il cane si comporta alla stessa maniera dell’ uomo con i limiti ovviamente della collaborazione! Comunque, mi conferma che questi animali rispondono molto bene sia al ldm che al bendaggio e che potrà essere più difficile farla accettare , ma comunque ben tollerata, anche la calza elastica : in questo casi meglio il cotone in I classe. Mi suggerisce anche di provare ad utilizzare bende coesive e cotone di germania come imbottitura.
Anamnesi/Ispezione / Palpazione: la proprietaria del cane riferisce che il cucciolo non ha precedenti famigliari di LE; il LE è presente dalla nascita, e- come ho modo di verificare tramite la palpazione – non è associato a dolore o fastidio, è bilaterale, localizzato alle zampe posteriori, asimmetrico, di consistenza morbida, non sono presenti concomitanti deformazioni ortopediche.
L’animale gode di ottime condizioni di salute, è vispo, affettuoso, molto docile per cui, con la scusa di accarezzarlo e coccolarlo, non oppone nessuna resistenza al trattamento e di buon grado si lascia posizionare sul lettino da massaggio.
Con l’aiuto dei miei allievi e di qualche biscottino, riesco a prendere un paio di misure alle zampe del cane, misure che riprenderò al termine del trattamento al fine di verificare un’eventuale perdita volumetrica.
Tratto Thor con manovre preliminari e bilaterali di svuotamente delle catene linfonodali del collo, successivamente lavoro l’addome in profondità. Poi, prima dal lato meno edematoso e poi dall’altro, eseguo movimenti di drenaggio dapprima prossimali e poi via via più distali ma sempre in senso disto-prossimale (in modo analogo a come avrei lavorato su una persona (cioè lavorando verso la stazione linfonodale ascellare), quindi mi avvicino alla radice delle zampe posteriori. Infine, tratto le zampe con prese ad ampia superficie, sempre lavorando dapprima la porzione prossimale e via via scendendo distalmente.
A dimostrazione dell’effetto simpaticolitico del LDM secondo Vodder, Thor accetta con piacere il trattamento e, dopo pochi minuti, si rilassa fino al punto di addormentarsi, permettendomi di lavorare in tutta tranquillità per una ventina di minuti. Su mio invito e sotto la mia supervisione, alcuni allievi provano a trattare il cucciolo con manualità analoghe.
Riprendiamo le misure sui punti valutati precedentemente e constatiamo una perdita di volume da 1,5 a 2 cm rispetto all’inizio della seduta.
A questo punto, il dott. Salvatore Cappello, espertissimo tecnico ortopedico che ci ha raggiunto espressamente da Torino, prende le misure alle zampe di Thor per l’allestimento di un paio di calze elastocompressive, optando per un paio di calze a trama piatta di 1° classe di compressione Elvarex di Jobst, che saranno sostenute con una particolare “cintura” , chiusa con velcro, posizionata attorno alla vita del cane e che saranno utili per la fase 2 di mantenimento. Tali calze verranno inviate alla proprietaria del cane, che viene istruita per il corretto indosso.
Infine, bendo le zampe bilateralmente utilizzando dapprima un tubolare di cotone salva pelle, poi cotone germanico come imbottitura ed infine bende di garza elastica Mollelast di L&R per una zampa e bende coesive Esafix di BSN per l’altra.
Thor è stato bravissimo: viene depositato a terra e, dopo aver ricevuto un’ulteriore gratificazione alimentare nonché carezze e complimenti da tutti noi, se ne va trotterellando con la sua padrona, del tutto incurante delle bende, soffermandosi soltanto, appena uscito in strada, per una lunghissima pipì!
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